Pulizia grondaie: come farla e preservarla nel tempo

Pulizia grondaie, un'attività necessaria, da svolgere periodicamente.

 

In questa guida approfondiamo la pulizia delle grondaie. Spiegheremo come va fatta, ogni quanto tempo e opereremo un discrimine tra le varie tipologie. Infine, ragioneremo sul fai da te e sull’opportunità di farsi aiutare da un professionista.

 

La pulizia delle grondaie dovrebbe essere una routine per chiunque sia chiamato a gestire, da proprietario o da inquilino, un immobile. Cionondimeno, è un impegno che spesso viene disatteso. Ragione per cui, è bene iniziare proprio da questo aspetto, ovvero dai motivi che giustificano una pulizia approfondita e regolare.

 

Pulizia grondaie: un impegno necessario

 

La pulizia delle grondaie è fondamentale per garantire il corretto deflusso dell’acqua piovana e per proteggere l’edificio dai danni strutturali.

 

Se le grondaie si ostruiscono a causa di foglie, rami, polvere o detriti, l’acqua può traboccare e infiltrarsi nelle pareti, causando danni all’intonaco, alle fondamenta e, in casi estremi, anche alla stabilità dell’intera struttura.

 

Inoltre, l’acqua stagnante nelle grondaie può favorire la proliferazione di insetti, come zanzare e altri parassiti.

 

Un’altra conseguenza negativa delle grondaie ostruite è il peso eccessivo che l’acqua e i detriti accumulati esercitano sulle strutture di supporto, provocando deformazioni e rotture.

 

A conti fatti, una pulizia regolare non si limita a preservare l’estetica dell’edificio, ma consente anche di evitare costosi interventi di riparazione.

 

Ogni quanto vanno pulite le grondaie

 

È la classica domanda da un milione di dollari. Per rispondere, è bene distinguere tra il minimo indispensabile e l’ideale.

 

Il minimo indispensabile prevede una pulizia all’anno, possibilmente a fine autunno, dopo la caduta delle foglie. In questo modo si previene l’ostruzione prima delle piogge più abbondanti invernali.

 

Tuttavia, l’ideale sarebbe eseguire almeno due pulizie all’anno: una in primavera, per eliminare i residui dell’inverno, e una in autunno, per preparare l’edificio alla stagione delle piogge.

 

Va inoltre considerato il tipo di grondaia: materiali diversi, forme diverse e collocazioni diverse possono influire sulla frequenza di pulizia.

 

Ad esempio, una grondaia collocata sotto molti alberi richiederà interventi più frequenti rispetto a una installata su una casa isolata.

 

Infine, giocano un ruolo anche la qualità dei materiali e l’inclinazione delle grondaie. Le grondaie più moderne, con rivestimenti antiaderenti o sistemi di protezione, possono necessitare di una manutenzione meno frequente.

 

Confronto tra le varie tipologie di grondaie

 

Alla luce di quanto detto fin qui, è bene operare un confronto, lato pulizia e in generale manutenzione, tra le varie tipologie di grondaie.

 

Tipologia di grondaia Facilità di pulizia Frequenza consigliata Durata media Considerazioni principali
Grondaie in PVC Facile 2 volte l’anno 20-25 anni Leggere, ma sensibili ai raggi UV
Grondaie in rame Media 1-2 volte l’anno Oltre 50 anni Resistenti e poco soggette a ostruzioni
Grondaie in alluminio Facile 2 volte l’anno 30-40 anni Leggere e resistenti alla corrosione
Grondaie in lamiera zincata Difficile 3 volte l’anno 20-30 anni Più soggette a corrosione e accumuli

 

Come si può notare, la grondaia più facile da gestire è quella in PVC: leggera, pratica da manutenere e sufficientemente resistente sebbene richieda attenzioni maggiori per esposizione al sole.

 

Come pulire le grondaie

 

Entriamo nel vivo del discorso e spieghiamo come pulire le grondaie in autonomia. Ecco i passaggi necessari.

 

  • Preparazione dell’attrezzatura: prima di iniziare, è importante dotarsi di tutto l’occorrente, ovvero guanti resistenti, paletta per rimuovere i detriti, secchio, tubo dell’acqua con getto regolabile e scala stabile. Se possibile, bisognerebbe procurarsi anche un imbrago di sicurezza.

 

  • Posizionamento corretto della scala: la sicurezza viene prima di tutto. Assicurati che la scala sia posizionata su un terreno piano e stabile. Se puoi, fatti aiutare da qualcuno che tenga la scala ferma durante l’operazione.

 

  • Rimozione manuale dei detriti: manualmente: con i guanti e la paletta, si procedere con l’eliminazione di foglie, rami, terra e altri detriti presenti nella grondaia. È bene procedere lentamente, evitando di danneggiare le pareti della grondaia.

 

  • Lavaggio con tubo: dopo aver rimosso il grosso dello sporco, si potrebbe usare un tubo con getto d’acqua per sciacquare la grondaia. Si parte dall’estremità opposta allo scarico, così da spingere i residui verso il pluviale.

 

  • Controllo del pluviale e verifica del deflusso: alla fine della pulizia, si verifica che l’acqua scorra liberamente nel pluviale. Se si notano rallentamenti o blocchi, si può impiegare un’asta flessibile o una sonda idraulica per liberarli.

 

Il fai da te è pericoloso?

 

La questione è complessa, in quanto dipende dalle competenze del singolo. Se disponete di competenze specifiche, o almeno di un po’ di esperienza, il fai da te è una soluzione percorribile. In caso contrario, non è solo dannoso ma addirittura pericoloso. Il rischio di cadere e di farsi molto male è dietro l’angolo.

 

In tal caso, rivolgetevi a dei professionisti. Non preoccupatevi, il costo – se non proprio irrisorio – può essere molto sostenibile. Anche perché avete i preventivi dalla vostra parte.

 

Raccogliete più preventivi, confrontateli e individuate la soluzione migliore in quanto a rapporto qualità-prezzo.

 

È tutto relativamente semplice, ma solo se utilizzate dei buoni preventivi: ovvero, provenienti da professionisti competenti, dettagliati e omogenei tra di loro. L’omogeneità è importante, poiché facilita la comparazione e permette di ricavare sempre evidenze utili.

 

Dove trovare questi preventivi? Contattare professionisti a casaccio, magari passando al setaccio una data area, è molto faticoso e inefficace. Potreste trovarvi con preventivi troppo disomogenei.

 

Meglio affidarsi ai portali di richiesta preventivi, che sono progettati proprio in vista di un confronto.

 

Portali come Edilnet.it, che spicca per il parco imprese e professionisti di qualità, per un motore di ricerca interno preciso e per l’interfaccia user-friendly.

 

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