In questa guida parliamo della grondaia, segnatamente delle dimensioni che dovrebbe avere. Una questione più importante di quanto si possa immaginare, e che incide sulla sua integrità, sulla durata e sulle prestazioni.
Installare e sostituire una grondaia impone valutazioni attente circa tutta una serie di aspetti, non ultime le dimensioni. Nel corso di questa guida forniremo qualche esempio e qualche consiglio per valutare con efficacia. Parleremo anche di costi e materiali.
Grondaia e dimensioni, una questione fondamentale
Perché la questione delle dimensioni è importante quando si opta per una nuova grondaia?
Semplice. Le dimensioni della grondaia determinano la sua capacità di raccogliere e convogliare l’acqua piovana.
Se troppo piccola, rischia di traboccare in caso di pioggia intensa, con conseguenze dannose per la facciata, il tetto e le fondamenta dell’edificio.
Se troppo grande, invece, impone una spesa inutile ed esercita un impatto visivo sgradevole. La corretta dimensione deve quindi essere calibrata in funzione della superficie del tetto e dell’intensità media delle precipitazioni nella zona.
Altri fattori da considerare sono l’inclinazione del tetto e il numero di pluviali collegati. In ogni caso grondaia ben dimensionata protegge l’immobile nel tempo, evita infiltrazioni e prolunga la vita delle strutture. Il consiglio è quindi di non trascurare questo aspetto: equivarrebbe a mettere a rischio l’intero sistema di smaltimento delle acque meteoriche.
Come calcolare le giuste dimensioni della grondaia
Qui di seguito, alcune informazioni di massima per calcolare le giuste dimensioni della gronda, premesso che i calcoli veri e propri sono chiaramente appannaggio di esperti.
Di base, per calcolare le dimensioni corrette della grondaia, è necessario conoscere la superficie di raccolta, ovvero la proiezione orizzontale del tetto, inclinazione compresa. A questa si applica un coefficiente che tiene conto della pendenza stessa: più il tetto è inclinato, maggiore sarà la quantità d’acqua che defluirà.
Un altro parametro fondamentale è l’intensità di pioggia prevista in base ai dati meteorologici storici della zona (espressa in mm/h). Le normative tecniche, come le UNI EN 12056, forniscono formule per calcolare la portata idraulica necessaria e, di conseguenza, le dimensioni della grondaia e dei pluviali.
Generalmente, per tetti residenziali fino a 100 mq si utilizzano grondaie con diametro interno di circa 80-100 mm. Per tetti più estesi si sale a 120 mm o oltre. Anche il diametro dei pluviali dev’essere proporzionato, per non creare colli di bottiglia nel deflusso.
Ma facciamo un esempio pratico. Prendiamo in considerazione un tetto a falda singola di 80 mq situato in una zona con piovosità media. Ebbene, esso richiede una grondaia da almeno 100 mm e un pluviale da 80 mm. Tuttavia, se il tetto è più inclinato o soggetto a piogge intense, meglio optare per una grondaia da 120 mm.
Dimensioni sbagliate della grondaia: i segnali da cogliere
Una grondaia di dimensioni errate può generare problemi anche gravi, che si manifestano con segnali ben precisi. Ignorarli significa esporsi al rischio di danni strutturali, umidità e infiltrazioni. Riconoscerli per tempo, invece, consente invece di intervenire prima che la situazione peggiori e di valutare una sostituzione con dati alla mani.
- Traboccamenti frequenti durante i temporali: se l’acqua piovana fuoriesce dalla grondaia anche in presenza di una pioggia intensa ma normale, è probabile che la sezione della gronda sia insufficiente a contenere il deflusso. Questo è il segnale più diretto di un sottodimensionamento.
- Erosione del terreno vicino alla casa: pozze d’acqua persistenti o terreno scavato in corrispondenza della base delle pareti indicano che l’acqua non viene incanalata correttamente. Se la grondaia è troppo piccola, l’acqua scende direttamente a terra con forza, erodendo il suolo.
- Infiltrazioni nei muri o nel sottotetto: l’incapacità di drenare adeguatamente l’acqua può causare ritorni verso il tetto o accumuli d’umidità lungo le pareti. Questi fenomeni sono spesso collegati a grondaie male dimensionate o a un numero insufficiente di pluviali.
- Presenza di macchie scure o muffa sulle facciate: sono segnali tipici di deflussi anomali. Se l’acqua supera i bordi della grondaia e bagna i muri esterni, nel tempo si manifestano macchie di umidità o muffa.
- Deformazioni o danni strutturali della grondaia: una gronda troppo piccola può essere sovraccaricata durante forti piogge, al punto da piegarsi, staccarsi o mostrare segni di cedimento.
Prestare attenzione a questi segnali è fondamentale per preservare la funzionalità dell’intero sistema di smaltimento delle acque.
Gronda, oltre le dimensioni: la questione dei materiali
Ovviamente, quella delle dimensioni è solo una delle questioni da dirimere. A incidere sono anche e soprattutto i materiali. Ecco le soluzioni a disposizione.
- PVC: materiale leggero, economico, facile da installare. Resiste bene agli agenti atmosferici e non arrugginisce. Tuttavia, può scolorire nel tempo e non regge bene sbalzi termici estremi o urti violenti.
- Alluminio: materiale resistente, leggero e non soggetto a corrosione. Offre un buon compromesso tra durata e prezzo. Disponibile in diverse finiture estetiche, può essere verniciato con ottimi risultati. Richiede però attenzione durante il montaggio.
- Rame:è il materiale più duraturo e prestigioso. Si ossida nel tempo assumendo una patina verde che lo protegge ulteriormente. È molto resistente, ma anche costoso. Ideale per edifici storici o abitazioni di pregio.
- Lamiera zincata: oluzione economica e resistente. Tuttavia, senza protezione adeguata può arrugginirsi. Oggi si utilizza quasi sempre verniciata o rivestita con materiali plastici per migliorarne durata ed estetica.
Per comprendere meglio le differenze tra i materiali, ecco una pratica tabella.
Materiale | Durata stimata | Prezzo al metro | Resistenza alla corrosione | Estetica |
PVC | 15-20 anni | Bassa | Buona | Media |
Alluminio | 25-30 anni | Media | Ottima | Alta (personalizzabile) |
Rame | 50+ anni | Alta | Eccellente | Molto alta |
Lamiera zincata | 15-25 anni | Bassa | Media (se non trattata) | Discreta |
Come risparmiare sulla sostituzione o sull’installazione della grondaia
La sostituzione e l’installazione della grondaia comporta una spesa non indifferente. Per fortuna, è una spesa che si fa una volta ogni tanto. Se si è fortunati, ogni 20-30 anni.
Nondimeno, emerge la volontà di risparmiare. Lo si può fare senza accontentarsi di un livello qualitativo basso?
Certo, basta raccogliere e confrontare i preventivi. In questo modo, sarà facile individuare una soluzione che spicchi per rapporto qualità prezzo.
Il metodo funziona solo se i preventivi sono funzionali al confronto, ovvero dettagliati e omogenei tra di loro. Lo scopo è trarre evidenze utili, statisticamente rilevanti.
Preventivi di questo tipo non si trovano con il passaparola o con la ricerca manuale, metodi che generano risultati eterogenei. Si trovano nei portali di richiesta preventivi, che sono fatti proprio per questo motivo.
Portali come Edilnet.it che spicca per l’eccellente parco imprese e per una interfaccia user friendly.
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